La Sindrome Metabolica. Intervista alla Dottoressa Raffaella Pajalich su “Vediamoci Chiara” in onda su Instagram il 4/7/2022.
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Oggi, care amiche vogliamo rivolgerci a un’esperta proprio per approfondire alcune tematiche. La prima delle tematiche che approfondiremo è la sindrome metabolica quindi Raffaella come diritto la prima domanda che ti faccio è che cos’è la sindrome metabolica?
La sindrome metabolica è un insieme di patologie che si possono radunare nella stessa persona – per sindrome si intende proprio questo ovvero l’insieme di determinate malattie che hanno base comune che appunto le accomuna.
La sindrome metabolica è soprattutto un grande fattore predisponente ad altre malattie, per esempio le malattie cardiovascolari e anche le malattie metaboliche in generale come per esempio il diabete, ed è caratterizzata in modo particolare da un aumento della obesità viscerale ovvero molto più semplicemente dall’aumento del girovita, cioè i centimetri del girovita tendono ad aumentare e questa è una cosa che tutti i pazienti sanno benissimo perché davvero purtroppo noi vediamo come in generale l’aumento di peso della popolazione che potrebbe essere dimostrato anche come semplice BMI ovvero l’indice massa corporea – che sia superiore a 25 sconfina nel sovrappeso – da un rapporto tra peso ed altezza.
Però non è solo l’aumento di peso; è nella fattispecie un aumento di peso a livello della zona viscerale, della zona addominale.
È particolarmente pericoloso, è più caratteristico degli uomini nella prima parte della nostra fascia di vita ma per esempio nella post menopausa è molto frequente anche nelle donne e questo grasso viscerale è correlato appunto a sua volta con una serie di patologie cardiovascolari molto importanti.
Si sono stabiliti dei parametri: per esempio prima il girovita non doveva superare o essere maggiore o uguale a 102 cm per gli uomini e 88 per le donne. Attualmente è stato addirittura ridotto a 94 cm per gli uomini e 80 per le donne il che naturalmente ha inglobato in questa caratteristica molto più persone. Per misurarlo serve un semplice metro da sarta.
Un breve flash senza entrare nel tecnico perché il tessuto adiposo ed in modo particolare quello viscerale non è affatto un tessuto inerme come noi lo possiamo immaginare fermo lì.
È un enorme organo endocrino forse, anzi sicuramente, il più grande organo nel nostro corpo ma certamente non buono.
Secerne una serie di sostanze le quali purtroppo sono coinvolte in tante malattie come i fattori di crescita, secerne elementi pro-infiammatori.
Lo abbiamo visto tristemente nella prima parte del Covid dove purtroppo molti decessi erano nella categoria di persone in obesità e sovrappeso e quindi questa è la prima caratteristica.
La seconda è un’alterazione molto tipica dell’assetto lipidico: il quadro lipidico, anche questo facilissimo da controllare perché si tratta di vedere i valori del trigliceridi che non devono superare il valore di 150 – e questa è un’analisi facilissima che facciamo sempre tutti e altrettanto facilmente il dosaggio del colesterolo e in modo particolare quello che accade nella sindrome metabolica è una riduzione del colesterolo, quello che tutti noi anche con i pazienti definiamo buono ovvero la HDL.
Se questo colesterolo buono si riduce sotto il valore di 50 per gli uomini e 40 per le donne questo qui è un’altra delle caratteristiche della sindrome metabolica, altro fattore di rischio cardiovascolare molto importante.
Altra caratteristica è l’aumento della pressione arteriosa che sappiamo non dovrebbe superare un valore massimo di 130 ed un valore minimo di 85. Quindi anche una lieve ipertensione ci fa rientrare in questa diagnosi di sindrome metabolica.
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